Cosa ci guadagno con il blog

Cari aficionados, come state?

Nell’ultima settimana ho finalmente consegnato un progetto importante, di cui presto vi parlerò, così mi sono presa qualche giorno di tempo per me, prima di buttarmi a capofitto nel prossimo lavoro. Tempo per passeggiate all’aria aperta con Medora, gite al mare, e per il nostro orto urbano che sta prendendo forma.

calendula

Tempo per tornare nella mia città, Milano, anche se per poco, tra una passeggiata sui navigli e un pranzetto in un posto vegan e crudista che volevo provare da tempo, il Mantra.

Catturamantra
Sono davvero tante le cose che vorrei condividere qui in questi giorni, ma in particolare una! La riflessione sul perchè del blog, scaturita da una domanda di Romina. Sono trascorsi alcuni anni dall’apertura della Balenina e devo dire che mi è stato utile ripensare alle motivazioni, ripercorrere il cammino fatto qui con voi e vorrei scrivere due righe a proposito, così spero anche di rispondere anche a quanti mi chiedono cosa ci guadagno col blog e perchè lo faccio Lo scopo in questi anni è rimasto invariato: ho aperto la Balena nel 2012 con lo scopo di diffondere gli ideali in cui credo, in primis il rispetto per la dignità di ogni Essere Vivente di questo meraviglioso Pianeta ❤️ Con lo stesso obbiettivo ho scritto il primo libro, il Diario ️ per far arrivare questo messaggio a quante più persone, non solo alla stretta cerchia di amici e parenti. Non avevo e non ho l’obbiettivo di farlo diventare un lavoro, anche se indubbiamente il blog mi ha portato a conoscere tante persone e creare legami che col tempo hanno fatto nascere in alcuni casi anche collaborazioni a livello lavorativo. Spesso mi contattano aziende per farsi pubblicità, ma declino non per snobbismo, quanto più perché mi è difficile verificarne talvolta l’eticità (certificazioni ecc)… Piuttosto mi piace parlare dei blog che seguo, delle persone che stimo, pubblicizzo libri di altre blogger per il semplice fatto che mi riconosco in quegli ideali e mi piace pensarci come una squadra unita con un intento comune: un mondo migliore ❤️💙💚 questa è la soddisfazione più grande per me ora, la percezione di far parte, insieme ad altre persone, del cambiamento che sogno.
Ciò che è cambiato, nel tempo, sono le modalità. All’inizio mi limitavo a condividere ricette, ma non parlavo di me, dei miei interessi, della mia quotidianità. Col tempo il blog è diventato una specie di diario e ho iniziato ad aprirmi di più. Se voglio trasmettere il messaggio che la scelta vegan è una scelta per tutti, che è semplice, che è possibile, ho pensato che lo posso fare soprattutto raccontando attimi di quotidianità. Da qui l’idea di parlare anche dei miei viaggi, di libri e autoproduzione.

Detto questo, dunque, vi aggiorno su ciò che bolle in pentola qui in casa Balena. In questi giorni mi sono procurata lo starter per fare il tempeh in casa, che era da tempo che volevo provare a fare, ma rimandavo sempre… finchè sono arrivati i post di Serena e di questo bellissimo blog, scoperto recentemente, e mi sono convinta a provare anch’io; ho finalmente trovato i semi di canapa a un prezzo ragionevole, così da poter autoprodurre l’hemp fu, incuriosita dalla ricetta di Daria; e poi non mancano le letture. Sto leggendo alcuni libri di ricette appena usciti e altri sul digiuno, e ne ho almeno tre di cui voglio parlare anche qui… Ed è incredibile quanto sia lievitata la lista di ricette accumulate ‘assolutamente da provare’!!! Ce la farò a condividere tutto? Intanto oggi parto da questa ricetta semplicissima, che può fare anche chi ha poco tempo o voglia di cucinare: l’hummus Gagarin.

L’hummus è tra le salse che preferisco, tanto da averlo declinato ormai in mille modi: con la barbabietola (foto qui sotto), con il basilico, con i pomodorini secchi, con aglio, senza, con la paprika, con i capperi (tra i miei preferiti)…
diario di una famiglia veganbeh, ne mancava ancora una versione! L’ho voluto chiamare ‘hummus Gagarin’ perchè la ricetta è dell’omonimo ristorantino veg viennese dove l’ho provato.

La base è quella classica, ma ciò che rende speciale questa salsa sono le olive! Avete mai provato l’hummus con le olive? Secondo me, ha una marcia in più! Come varietà ne ho scelta una locale, tipica della regione in cui vivo ora: le olive taggiasche.

INGREDIENTI:

250 gr di ceci lessati;
il succo di 2 limoni bio;
1 spicchio di aglio senza anima (opzionale);
1 pizzico di sale integrale;
5 cucchiai di olive taggiasche denocciolate;
1 cucchiaio di tahina;
acqua q.b;

In questa ricetta l’aglio e la tahina sono opzionali, per me aggiungono ‘quel qualcosa in più’, ma non avere a disposizione la tahina o non amare l’aglio non comprometteranno comunque l’esito della ricetta. Prendete questi ingredienti della lista come uno spunto, cui magari aggiungere altro o togliere a seconda dei propri gusti!
Per esempio c’è chi usa olio per rendere più fluida e cremosa la salsa. Io in questo periodo sono a dieta, quindi ho aggiunto acqua al posto dell’olio, per una versione più leggera, che devo dire che mi è piaciuta altrettanto!

Per questa ricetta ho usato un mixer, ma va bene anche un minipimer a immersione, mettendo gli ingredienti in un bicchierone, oppure un frullatore. Prendete gli ingredienti e frullate insieme, aggiungendo acqua oppure olio fino a ottenere la consistenza desiderata.

Per guarnire, limone, prezzemolo e semi di sesamo neri, che avrete notato, mi piace mettere ovunque!!!
In accompagnamento un arcobaleno di verdure crude!
E a voi come piace l’hummus? Che abbinamenti mi suggerite?