Cari aficionados, come state? Qualche giorno fa ho avuto modo di vistare una realtà che seguo ormai da tempo su FB, il Rifugio Miletta. Ne avete già sentito parlare? Se vi va, ecco il racconto della bellissima giornata trascorsa tra animali e nuovi incontri!
Il rifugio si trova in Piemonte, in provincia di Novara, per l’esattezza ad Agrate Conturbia, e fa parte della rete di santuari di Animali Liberi in Italia, un progetto concreto di divulgazione, collaborazione e cambiamento di cui trovate l’elenco qui. Sulla balenina tempo fa vi avevo raccontato anche di un’altra oasi felice, facente parte della rete, ovvero quella di Porcikomodi, gestita da Vita da cani onlus, se ve lo siete persi ecco il racconto.
Ma torniamo al Miletta. Appena arrivati siamo stati accolti dalle dolcissime Alessandra, anima del rifugio, Daniela, una volontaria, e alcuni ragazzi di Essere Animali, che hanno organizzato la visita al rifugio. All’ingresso sono rimasta subito colpita dalla presenza di cani, maiali, cinghiali, totalmente LIBERI di gironzolare insieme a condividere un prato verde e spazioso, con diverse zone d’ombra date dagli alberi, tra cui un enorme albero di fichi, e dal pergolato della casa, molto apprezzato per la siesta. Il terreno si perde a vista d’occhio, Alessandra ci racconta infatti che sono 3 ettari in tutto!
Ho scattato qualche foto, ma non rende neanche lontanamente idea della bellezza e della PACE del posto! Questa in particolare, come quella in cima al post, sono prese dalla pagina FB del rifugio, perchè il telefono con cui ho scattato le foto a un certo punto mi ha abbandonato… la giovane maialina ritratta mentre dorme si chiama Margherita, ed è una gran coccolona! Pensate che se viene grattata sulla pancia si butta letteralmente per terra a gambe all’aria!
Proseguendo nel giro abbiamo conosciuto anche un’altra maialina, Viola. Se volete conoscere tutta la sua storia, la trovate qui. L’incontro è stato buffo, perchè Viola era nascosta in una parte boscosa, dove le piace oziare al fresco. Alessandra ha chiamato: “Violaaaaaa!” e a un certo punto abbiamo visto arrivare al trotto questa bestiona, non proprio un peso piuma, anche se agilissima! E’ subito accorsa al richiamo di Alessandra, proprio come avrebbe fatto un cagnolino… sapevate infatti che i maiali sono animali intelligentissimi in grado di riconoscere il proprio nome? Inoltre hanno ciascuno un proprio carattere ben definito, proprio come noi. Avere avuto la possibilità di conoscerli, di trascorrere un po’ di tempo con loro, è stata una grande emozione. Purtroppo non capita spesso di vedere animali cosiddetti ‘da reddito’ in libertà, di poterli avvicinare, stabilire un legame. Gli animali come Viola solitamente vivono vite tristissime, chiusi dentro capannoni, prigionieri lontani dai nostri occhi.
Salutiamo Viola e facciamo amicizia con Dorothy e la sua mamma, due dolcissime pony scampate da una situazione terribile di maltrattamento. Per tutti gli animali sono stati costruiti dei rifugi dove trovare riparo, e dai quali possono entrare e uscire liberamente, come questo che vedete in foto.
Anche le capre e pecore hanno delle casette di legno, che vedete nelle foto più in basso.
Ecco qui una delle pecore, davvero socievoli, che adorano farsi grattare la schiena sotto la folta lana.
Oltre alle pecore, alle capre, maiali, anche alcuni ciuchini… ma QUANTO sono teneri???
E poi ho finalmente potuto conoscere Martino, un cinghiale la cui cattura ha fatto notizia, destando l’attenzione dei media; Martino infatti è stato trovato a Genova, la città dove vivo, mentre girava nei pressi dell’ospedale che gli ha dato il nome. Il ‘piccolo’ è un cucciolone di circa 6 mesi, tutt’altro che spaventato dall’uomo, anzi, si è da subito rivelato un gran coccolone. Ora, visto il pericolo di vita che correva, è ospitato presso il rifugio.
Oltre a Martino e altri esemplari adulti, anche alcuni baby cinghialini: Tibet, Ariel e Cutzo, purtroppo vittime della caccia, rimasti orfani e che ora necessitano di essere ancora allatatti, come il volpino Samu.
Tra le tante storie mi ha colpito quella di Ercolino, un vitellino arrivato in condizioni terribili… pensate che non riusciva nemmeno a camminare, per via di un problema alle zampe tipico di questa razza piemonese purtroppo allevata esclusivamente per la carne. Il destino di Ercolino, se non fosse arrivato qui, sarebbe stato la macellazione. Qui sotto lo vedete con Alessandra mentre beve dal suo biberon. Ercolino ora cammina, anche se ancora con qualche difficoltà, ma viene seguito e ci sono buone speranze che possa recuperare.
Ognuno degli animali ospiti del rifugio ha una storia da raccontare. Soprattutto, ognuno di loro ha bisogno di cure costanti, che vengono fornite grazie all’impegno instancabile di Alessandra e del suo compagno Giorgio e di alcuni volontari.
Il bracco qui sopra per esempio, si chiama Iuri ed è un bracco ungherese, arrivato all’età di nove mesi attraverso il veterinario del rifugio. I suoi proprietari lo volevano fare sopprimere. Iuri ha una malattia di tipo auto-immune. La cura è lunga, ma alla fine potrà guarire! Alessandra e i volontari ne hanno curati e salvati altri due con la stessa malattia: Athena, una pitbull e Lilli, una cocker.
Il Rifugio Miletta è un luogo che appartiene agli animali salvati e liberati dallo sfruttamento e dalla schiavitù.
Per chi se lo stesse chiedendo, potete SOSTENERE il Rifugio ed il suo progetto di vita attraverso:
erogazioni liberali (IBAN: IT76P0521645220000000001530 intestato a Rifugio Miletta – CF: 94070470037)
adozioni a distanza;
5×1000;
adozioni vere e proprie;
diventando volontario, come ha fatto Daniela.
IL RIFUGIO HA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO.
Il Rifugio è visitabile su appuntamento chiamando il 3463132222.
Per info: 3463132222 oppure scrivete sulla pagina FB.
Per questa bellissima giornata, di cui conservo un ricordo prezioso, vorrei ringraziare Alessandra, Daniela, i volontari di Esseri Animali, Alice Chiara di Violamirtillo e Caterina di Il mondo di Cì, Denise Filippin biologa e nutrizionista, l’amica di sempre Angela e Massimo, il mio compagno di vita e tutti gli animali ospiti del rifugio. Inoltre, vorrei esprimere la mia stima ai veterinari che si occupano di questi animali, il dottor Nico Tavian e dottoressa Noemi Mandelli.
Spero che leggendo questo resoconto sia arrivato l’amore che c’è dietro e vi sia venuta voglia di visitarlo, farlo conoscere e sostenerlo!