Una vita – qualsiasi- si riassume in una serie di avvenimenti speciali, di punti e a capo. Punti che, per quanto tempo passi, rimangono intatti nella memoria, indelebili fino all’ultimo giorno.
Di solito non sono eventi trascendentali ma momenti comuni, insignificanti per chiunque altro ma fondamentali per noi stessi: il primo ‘ti amo’, la morte di un parente o di una persona cara, la frontiera che si innalza la prima volta che diamo del ‘lei’, l’incontrollabile tremito delle gambe subito dopo un incidente, le notti passate in ospedale a promettere cose a un dio che poi dimentichi, il primo bacio sulle labbra o il primo in bocca – non è mai lo stesso -, il peggior litigio con il tuo migliore amico, veder sorgere il sole, la cicatrice più grande che hai sul corpo..
Eloy Moreno, Ricomincio da te
Inizia così uno dei libri che mi ha accompagnato in questa estate arrivata ormai quasi agli sgoccioli.. dopo averlo letto mi sono persa a seguire il filo dei miei momenti speciali, quelli che restano lì, indelebili nella memoria.. del resto sono fatta così, adoro crogiolarmi in un mondo tutto mio, fatto a volte anche di ricordi che assumono fattezze a dir poco mitologiche.. come in Big Fish insomma.. un viaggio tra situazioni apparentemente insignificanti eppure tanto eccezionali da definire tutto il resto!! Ho in mente un Natale per esempio, i nonni che mi regalano un set di pentoline, tazzine e bicchieri e i primi tentativi ai fornelli.. per finta, chiaro, ma per me, a 6 anni, era tutto così reale!! E.. vabbeh, mi fermo subito, non è il caso di ripercorrere TUTTA la mia vita fin qui 🙂
Però però.. chissà se tra questi ricordi ci sarà anche il pomeriggio dell’altro giorno, musica dei Queen, a preparare un dolce insieme al mio compagno e, ovviamente, ai nostri tre gatti (ma com’è che stanno sempre appiccicati, anche con questo caldo!!!) e Medora (il cane). Di certo è stato un momento dal sapore magico..
Ragazzi la crema pasticcera vegan, poi non ditemi che non vi ho avvisato, crea dipendenza! Sappiatelo.
INGREDIENTI (CREMA PASTICCERA per una crostata del diametro di 28 cm circa)
300 ml latte di riso;
20 gr di farina 00;
40 gr burro vegetale;
30 gr amido di mais;
60 ml sciroppo di riso;
la buccia di un limone bio (evitando la parte bianca, perchè amarognola);
1 cucchiaino di curcuma per colorare (facoltativo)
INGREDIENTI (BASE TORTA di circa 28 cm di diametro)
150 gr farina di kamut;
75 gr burro di soia;
30 ml latte di riso;
40 ml sciroppo di riso;
2 cucchiaini di cremortartaro ( a me piace un po’ più alta e soffice, ma viene buona anche senza)
la scorza di un limone grattuggiata;
1 pizzico di sale;
250 gr di mirtilli
Per la crema ho versato il latte di riso e tutti gli altri ingredienti in un pentolino, tenendo il fuoco basso e girando con un mestolo di legno finchè si è addensato (fidatevi, si addenserà). Ci sono voluti 10 minuti circa. Poi ho spento il fuoco e lasciato raffreddare. La curcuma è fantastica, fa il suo dovere (colorare di giallo la crema) senza lasciare traccia.. a parte quella sui vestiti se non si sta attenti!!
Nel frattempo ho impastato gli ingredienti per la base della crostata.
Ho steso la pasta sulla teglia precedentemente imburrata (burro di soia) e spolverata di farina. Con la punta della forchetta ho fatto dei buchini nella base della torta, per far sì che non si gonfiasse in certi punti per l’umidità.. non sono abituata a mettere i legumi secchi per la cottura e non ho mai avuto problemi che si formassero protuberanze o crateri.. almeno fin qui! Ma credo mia nonna inorridirebbe per questo metodo che uso, meno ortodosso.. Comunque, ho infornato per circa 25 minuti (forno a 180 °C precedentemente riscaldato, ma dipende dal vostro forno).
Ho tolto la base dal forno e aggiunto la crema pasticcera (nel frattempo ridotta, visto che la tentazione era troppa!!!) e i mirtilli.
Et voilà, un dolce golosissimo e facile da realizzare.
Ora sta a voi, potete sbizzarrirvi con la frutta di stagione da metterci sopra, io già non vedo l’ora di rifarla!! 😉
6 Comments
ilpettirossointollerante
5 Settembre 2013 at 8:11Ciao Lucia! Deve essere molto golosa la tua torta e senz’altro la proverò. Volendo utilizzare un altro dolcificante che quantitativo dovrei considerare? Un bacio
labalenavolante
5 Settembre 2013 at 12:58Ciao Giuditta, ti consiglio di provare con un’alternativa che abbia la stessa consistenza dello sciroppo d’agave, per esempio il malto; io mi trovo bene con lo sciroppo perchè aiuta a sostituire le uova (è perfetto per amalgamare tra loro gli ingredienti) e inoltre dolcifica senza alterare i sapori (per questo invece evito la melassa, anch’essa ‘sciropposa’, ma dal gusto più deciso!). Fammi sapere come va! un bacione
sweetmilla123
5 Settembre 2013 at 11:57Ciao Lucia, probabilmente ti sembrerà strano che una “non vegana” scriva un commento sul tuo blog, ma io voglio dirti grazie per il fatto di contribuire a creare una “coscienza alimentare” nelle persone. Ho eliminato la carne dalla mia alimentazione e quotidianamente mi sto impegnando per avere un rispetto sempre maggiore verso la natura e gli animali. Io amo la pasticceria e trovo davvero molto interessante leggere che si possa creare un dolce con ingredienti “alternativi”. Non credo che riuscirò a divenire vegana ma ti seguirò sempre con piacere e ti incito a continuare così perché a volte le persone “non sanno” ed è solo con un blog come il tuo che si possono cambiare le cose.
Ciao e grazie
Laura
labalenavolante
5 Settembre 2013 at 16:31Ciao Laura! Grazie mi sbarluccicano gli occhi a leggere le tue parole! L’intento del mio blog è proprio quello di arrivare a chiunque attraverso il dialogo, anche con chi vegan non lo è, quindi benvenuta!! Credo profondamente che per cambiare davvero la società è importante partire da noi stessi, aprirsi al dialogo, essere disposti ad andare oltre, approfondire, cercare risposte.. per farlo è essenziale il confronto con chi ci sta intorno! Per me la scelta vegan ha significato soprattutto apertura. Una scelta che mi ha aperto anziché chiudermi.. Esco volentieri in pizzeria con le amiche e ordino pizze golosissime senza cadaveri ne’ derivati animali. Molte amiche vedendo che essere Veg non comporta rinunce si sono avvicinate in modo naturale. Stessa cosa per aperitivi o cene in ristoranti, dove una pasta al pomodoro si trova sempre! Credo nell’importanza di dare l’esempio, col nostro comportamento, senza chiuderci tra di noi (sfatando l’immagine del vegano ‘talebano’, passami il termine 😉 ), ma favorendo le situazioni di scambio o dialogo con chi ancora si nutre di esseri viventi. Cambiare mentalita’ si può’, a partire da noi!! Grazie ancora per essere passata di qui 🙂
sweetmilla123
6 Settembre 2013 at 7:45Grazie a te della risposta così “aperta” e sincera. La vera rovina di oggi è il volere troppo, tutto e subito: vorrei che la grande distribuzione sparisse, che chiudessero tutti i centri commerciali. Io ho fatto la mia scelta riguardo la carne ma lì le uova invendute, la carne invenduta, il latte invenduto, frutto dello sfruttamento e del sacrificio degli animali, viene gettato senza pietà. A loro non conviene comunque acquistare minori quantitativi perché il prezzo sarebbe maggiore quindi preferiscono buttare l’invenduto anziché uccidere meno animali. Al di là della scelta di diventare vegana, le persone dovrebbero capire cosa c’è dietro e che la nostra vita è pilotata da squallidi interessi economici. Grazie ancora.
P.S. Ho iniziato a coltivare l’orto!
Laura
labalenavolante
9 Settembre 2013 at 7:32Grazie Laura, grazie davvero di cuore per gli spunti di riflessione! Siamo a ritmo rispetto a quanto dici, ultimamente sono temi di cui ci troviamo spesso a parlare.. il mio compagno ha appena concluso un’esperienza di lavoro presso un supermercato, dove è letteralmente scappato dopo poco, appena resosi conto con i propri occhi di tutto l’orribile sperpero di cibo e cadaveri.. L’ho invitato a scrivere sul blog di questa sua avventura, perchè tenerla per noi non servirebbe a molto. Condividendo con gli altri, uno a uno, creiamo un’ondata di consapevolezza che scardinerà tutto questo sistema malato come uno tsunami! I piccoli passi di oggi sono la grande strada di domani!! Cito sempre Gandhi, ‘diventa tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’. Credo che le cose già stanno cambiando, perchè se io non acquisto più latte, uova e carne, e nemmeno altre persone lo fanno, prima o poi produrre carne non converrà più. Un piccolo segnale è già sotto i nostri occhi, per esempio ieri di rientro dalla Toscana ho trovato il panino VEGANO all’autogrill (impensabile qualche annetto fa!!) oppure le linee di prodotti vegan a marchio coop, carrefour e altri che stanno pian piano spuntando negli scaffali dei supermercati. Detto questo, noi viviamo in un posto dove è ancora possibile fare la spesa nelle piccole botteghe, fruttivendoli, panettiere e così via e abbiamo la grande fortuna di avere un orticello (per ora piccino, ma c’è l’obbiettivo di averne uno più grande in futuro!).. le nostre ‘piccole’ scelte quotidiane, come per esempio fare la spesa, hanno un impatto enorme, anche se ci fanno credere che non contiamo nulla, se portiamo avanti un atteggiamento attivo possiamo attingere a un potenziale illimitato nelle nostre vite! E la cosa che mi fa procedere fiduciosa è trovare persone che, come te, non si fermano alla superficie delle cose ma vanno avanti fiduciose!! A presto e buon giardinaggioooo!!