DI MATRIMONI VEGAN, UN NUOVO LIBRO E DEI WAFFLE ALLA VANIGLIA CON BANANA, SESAMO NERO TOSTATO, BURRO DI NOCCIOLINE E CREMA ALLE NOCCIOLE

“Non potrò mai rinunciare a cucinare, pensai convinta. Devo ricominciare, subito, senza perdere altro tempo. Devo cucinare e rendere felici le persone che mi sono vicine. Voglio preparare dei piatti che rendano buoni e gentili coloro che li gustano. Sì, non smetterà mai di cucinare pietanze che possano regalare anche solo un pizzico di felicità alle persone.”
Ito Ogawa, Il ristorante dell’amore ritrovato

Cari aficionados, come state? E’ un po’ che ho in programma questo post, ma il matrimonio e altri progetti di vita mi hanno portata lontano dalla blogosfera per qualche tempo… sono state settimane intense, e oggi finalmente mi ritrovo qui, con le finestre spalancate su una giornata azzurra e ventosa, a scrivere di nuovo.

Innanzitutto volevo ringraziarvi di cuore per tutti gli auguri ricevuti! E visto che me lo avete chiesto, vi racconto la nostra giornata…!

La cerimonia si è svolta in Comune, ed è stata molto semplice. Temevo che risultasse un po’ fredda, vista la location, invece il personale della sala è stato molto premuroso e accogliente, permettendoci non solo di mettere un sottofondo musicale (nel nostro caso abbiamo scelto la colonna sonora di Amelie), ma anche di portare con noi Medora, che per l’occasione indossava una mantellina con la scritta ‘oggi sposi’ cucita da mia mamma. Festeggiare con lei è stato ancora più bello! Inoltre, la mia testimone ci ha fatto una sorpresa graditissima, leggendo una poesia di una delle mie autrici preferite, Wislawa Szymborska. Dopo la cerimonia abbiamo pranzato a casa. Per fortuna la nostra attuale casa ha un salone molto grande e consente di organizzare feste e di condividere momenti con tutta la famiglia. Il menù è stato curato da una gastronomia vegan di Genova, mentre per il dolce ci siamo affidati a una pasticceria vegan di Chiavari. E’ stata una giornata speciale, immortalata dalle foto della mia testimone, che oltretutto è una bravissima fotografa specializzata in matrimoni e mi ha fatto la sorpresa di presentarsi con la sua super reflex… dovrei farle un monumento, pensate che è persino corsa a prendermi delle solette per le scarpe, perché altrimenti avrei perso le scarpe per strada!
Ora, dopo questo matrimonio ne seguirà un altro, ecco il perché del titolo del post… in Italia infatti, almeno per ora, non è riconosciuto il matrimonio buddista, ma sia io che il mio compagno siamo appunto buddisti e ci teniamo a celebrare la nostra unione con questo rito. Così, dopo questo primo matrimonio in Comune, tra qualche tempo ci sposeremo di nuovo, questa volta all’aperto, in un prato, con rito buddista e tanti amici e parenti.

Ora, cambiando decisamente argomento, vi vorrei parlare del libro da poco uscito di cui vi ho accennato anche qui più volte.. si tratta di Avena, la regina dei cereali,  di Kathy Hester. Mi di ricordo benissimo quando mi è arrivata la proposta di curare e tradurre questo volume, da parte dell’editore Sonda, perché adoro follemente l’avena e perché come sapete ormai da tempo mi sono orientata a una cucina senza glutine, quindi per me è stato ancor più entusiasmante cimentarmi con questo testo di Kathy Hester. Per me è stata una vera scoperta vedere quanti piatti si possano realizzare a base di avena, non solo dolci, ma anche salati!

L’avena infatti ha tantissimi usi. Oltretutto si tratta di un cereale facilmente reperibile e piuttosto economico. Altro vantaggio è l’assenza di glutine, anche se occorre fare qualche precisazione. In Italia infatti al momento non esiste una farina di avena certificata senza glutine, perché le farine vengono prodotte in stabilimenti dove vengono stoccati anche altri tipi di cereali con glutine, e quindi potrebbe avvenire una contaminazione durante la lavorazione. Per questo motivo da noi non esiste al momento una farina di avena certificata con la spiga barrata. Tuttavia, come spiega Kathy nella sua introduzione, è possibile produrla in casa propria, partendo dai fiocchi di avena. In questo caso in Italia esistono in commercio alcune marche certificate senza glutine, quindi il gioco è presto fatto. Basterà frullare i fiocchi con un frullatore per ottenere la propria farina. In alternativa, su internet si trovano facilmente farine di avena certificate, io per esempio ne acquisto di una marca olandese bio, a un prezzo competitivo. Tutto questo discorso vale se siete intolleranti, altrimenti potete tranquillamente acquistare fiocchi e farina senza badare al bollino gluten free.

Parlando della traduzione, trattandosi di un testo americano, ho adattato le ricette al nostro contesto, sostituendo con ingredienti «nostrani» quegli alimenti tipicamente americani difficilmente reperibili o lontani dalla nostra cultura. Per esempio, grazie a questo libro ho scoperto l’esistenza negli States delle briciole di pancetta vegana affumicate al retrogusto di peperone, di «ispirazione tutta italiana» (!!!!!) e anche la pancetta vegan al gusto cocco (!!!!!!). Pare siano di gran moda per guarnire la pizza oppure sulla pasta. In questo caso troverete suggerite alcune alternative altrettanto gustose ma più ‘mediterranee’ per arricchire i vostri piatti!!

In alcuni casi mi sono dovuta «sacrificare» per testare la preparazione di alcune ricette, come quella di una voluttuosa cioccolata calda … è un duro lavoro, lo so, ma qualcuno lo doveva pur fare!

Il libro è di 140 pagine, ed è suddiviso in una parte teorica, dedicata ai tipi di avena e tecniche di cottura, poi la parte dedicata alle ricette, accompagnate da foto a colori.
Nella prima parte ci sono le preparazioni base, tra cui uno yogurt… da capogiro! e poi si prosegue con le ricette vere e proprie, suddivise a seconda delle stagioni. Ci sono pancake, waffle (come questi della foto in alto, che ho replicato), ma anche zuppe e vellutate, un polpettone, burger, pizza, gnocchi, dolci e bevande, tutto rigorosamente a base di avena.

Spero che questo libro possa ispirarvi nuove ricette e idee a base di avena, leggendolo scoprirete quanto questo cereale sia versatile!!

Dimenticavo, il costo è di circa 11 euro, non male per un libro di cucina illustrato!! Fatemi sapere se avete provato qualche ricetta e cosa ne pensate!

uh, visto che me l’avete chiesta in tanti, ecco la ricetta dei waffle:

70 g di farina di avena;
50 g di fiocchi di avena piccoli;
40 g farina di riso;
40 g farina di mandorle (puoi frullare 40 g di mandorle);
1/2 cucchiaino di lievito bio per dolci;
180 g di latte vegetale; 130 g di succo di mela;
2 cucchiai di semi di lino dorati frullati, cui aggiungi 4 cucchiai di acqua (viene fuori un impasto colloso che funge da uovo!); 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia;
1/2 cucchiaino di scorza di limone.

Con queste dosi mi sono venuti 4 waffle come quelli in foto.
Porcedimento: accendi la piastra dei waffle. Nel frattempo mescoli gli ingredienti secchi e poi aggiungi quelli liquidi fino a ottenere una pastella morbida. Lasci riposare 10 minuti, poi metti sulla piastra dei waffle a cuocere per 8-10 minuti a seconda della potenza della piastra. <3 fatemi sapere se li provate!