FOUL DI FAVE – RICETTA PALESTINESE

Cari aficionados, come state?
Oggi torno qui con una ricetta davvero semplice, il foul di fave, secondo la ricetta palestinese.
Ho scoperto questo piatto per caso, mentre ero in libreria e sfogliavo libri di cucina (il mio reparto preferito!) e mi è caduto l’occhio su un libro di ricette palestinesi. Il libro in questione è questo e non è vegan, ma ho trovato diverse ricette che lo sono. In particolare mi è rimasta impressa questa a base di fave, perché sono un legume che adoro, ma che ho scoperto molto tardi e con cui non ho grande familiarità, semplicemente perché in casa non si è mai mangiato.
A tal proposito vi chiedo se avete ricette da consigliarmi con questo legume 🙂
Comunque, veniamo al foul, ovvero lo stufato di fave. Si tratta di un piatto poverissimo, fatto con pochi ingredienti semplici, e in Palestina è servito come colazione dei fallahin, ovvero dei contadini, e di chi ha bisogno di iniziare la giornata con un piatto sostanzioso.
Facendo alcune ricerche in rete, ho scoperto che il foul è molto comune in altre varianti anche in altri Paesi, come Siria, Libano e l’Egitto, dove viene preparato con l’aggiunta di lenticchie e pomodoro.

La ricetta  che ho provato è tratta dal libro che vi dicevo, Pop Palestine. Viaggio nella cucina popolare palestinese. Salam cuisine tra Gaza e Jenin, di Silvia Chiarantini e Fidaa Abuhamdiya, edito da Stampa alternativa (2016). In rete l’ho ritrovata su molti siti, perché si tratta di una ricetta popolare quanto l’hummus e i falafel.

INGREDIENTI:

200 g di fave secche
1 peperoncino
1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
1/2 limone spremuto
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
prezzemolo

Ho messo le fave secchi in ammollo per tutta la notte, poi le ho cotte in acqua per 40 minuti.
Ho scolato le fave e schiacciate con un pestello.
A parte, ho pestato la cipolla, l’aglio, il peperoncino in un mortaio.
Ho aggiunto questi ingredienti alle fave schiacciate, e poi ho aggiunto il succo di limone, l’olio, il prezzemolo e ho mescolato.

A me a al mio amor è piaciuto tantissimo come ripieno delle piadine, servito con una salsa di yogurt vegetale colato, spruzzato con pepe, sale e limone, e contorno di patate al forno.

La cucina etnica è tra le nostre preferite, come potete vedere dalle ricette presenti qui sul blog, e la riserviamo per le occasioni speciali, quando abbiamo voglia di un piatto diverso dal solito. Voi che rapporto avete con la cucina etnica? Qual è la vostra preferita? Fatemi sapere <3

A presto!