Oggi ho incontrato un’ex collega mentre passeggiavo per i vicoli, persa negli odori dei verdurai, panettieri e botteghe. E’ buffo: finchè vivevo nella metropoli non mi capitava quasi mai di incontrare qualcuno di mia conoscenza, anzi mi piaceva indossare il mantello dell’anonimato. Soprattutto quando uscivo a passeggiare con Medora in modalità sciatterrima, con brandelli di pigiama che sbucavano da sotto il cappotto, spettinata e così via… Da quando sono qui è cambiato proprio tutto, scoprendo anche nuove parti di me, come il piacere di fermarsi in mezzo alla strada ed essere interrotti nel proprio percorso fatto di impegni, orari e scadenze. Fermarsi un poco, riprendere fiato, condividere attimi ed essere davvero presenti, in quel momento.
In quegli istanti sento germogliare tutto il calore dell’autenticità. Quella che ti fa relazionare per davvero, che ti fa essere lì, a parlare dritto negli occhi dell’altro, condividendo ciò che si sente, più che ciò che si pensa, a prescindere dalle faccende dietro cui stavamo correndo.
E voi, cari aficionados, come state? Mi piace immaginarvi mentre leggete, ciascuno davanti al suo schermo, immersi nel tepore di casa con le finestre addobbate dalle luci autunnali.
Io sono ufficialmente entrata nel periodo più pigro, ma per certi versi anche il più produttivo dell’anno, almeno in cucina (per il resto letargooo!).
Adoro gli ingredienti dell’autunno, e mi piace rintanarmi a sperimentare… mi piace ancor di più fare foto con questi colori, addobbando casa con le foglie cadute che raccolgo durante le passeggiate <3
In questi giorni ho preparato una ricetta che sembra un concentrato d’autunno, quella del patè speziato alla zucca, poi pubblicata sul sito di ANIMA Tv.
***
Oggi però c’è un’altra novità! Come vi anticipavo, quest’anno mi sono data ai regali di Natale autoprodotti! Se vi va, vi mostro qualcosa…
(carote, finocchio, sedano e porro nei cestini dell’essicatore, per praparare il dado vegetale)
(Come si presentano le verdure dopo 16 ore di essiccazione, prima di pesarle e aggiungere sale marino integrale pari alla metà del loro peso e poi mixer)
Ho iniziato con il dado vegetale, seguendo le indicazioni di Lisa Casali, nel suo libro ormai famosissimo Autoproduzione in cucina, edito da Gribaudo e seguendo le indicazioni di Claudia di Granosalis. Io ho scelto una base di carote, sedano (foglie e fusto), finocchi, porro e sale integrale (si pesano gli ingredienti secchi: il peso delle verdure deve essere doppio rispetto a quello del sale).
Ho utilizzato un essiccatore, ma non è indispensabile per questa ricetta; è sufficiente un forno! Dopo aver essiccato le verdure le ho frullate nel mixer fino a ridurle in bricioline e ho aggiunto il sale.
Ho poi confezionato il dado granulare dentro vasettini di vetro riciclati 🙂
In questi giorni ho poi autoprodotto il mio primo aceto di kombucha, con grande soddisfazione 🙂
Vorrei scrivere un post appositamente dedicato, anzi, mi dite se può interessarvi l’argomento?
Ad ogni modo, una volta che ci si è procurati una matrice, detta ‘scooby’ (che nome carinoo!), è sufficiente metterla in 1 litro di tè nero zuccherato (per le dosi esatte seguo questo sito) e lasciarla lì 3 settimane o anche di più.
Questo Natale avevo voglia di qualcosa di diverso da poter regalare ai miei cari!
In particolare, sono sempre stata attratta dalla produzione di saponi, solo che gli ingredienti spesso difficili da reperire mi hanno scoraggiata dal cimentarmi…
Un giorno ho però scoperto per caso un tutorial per realizzare le mitiche ‘ballistiche lush‘, sperimentando diversi ingredienti, fino a trovare la ricetta che condivido qui con voi, davvero facile e con ingredienti che scommetto avete già in casa (a parte uno forse: l’acido citrico, che anche io ho acquistato su internet).
Il bagno, almeno per me, è un lusso che mi concedo di rado, ma quando si fa, mi piace non avere i minuti contati e viziarmi con qualche olio essenziale, candele e quando proprio voglio farmi un regalone passo da lush per una ballistica. Il solo profumo mi rigenera, scacciando via stanchezza e pensieri. Unico inconveniente il prezzo (1 ballistica può costare intorno ai 4,80 euro.. ma ce ne sono anche da 6 euro), quindi proprio per questo ho pensato di autoprodurla in casa e perchè no, confezionarne alcune come regali di Natale 🙂
Ecco qui la ricetta 🙂
Per gli ingredienti base sono partita da un tutorial della mitica Clio, con alcune variazioni (amido di riso al posto dell’amido di mais, colorante naturale al posto di quello alimentare, olio di mandorle o jojoba al posto dell’olio di oliva..). Per fortuna con le ballistiche mi è andata meglio che con il video per ottenere splendidi boccoli, di cui vi risparmio la foto visto che sembravo un orso grizzly sconvolto 🙂
INGREDIENTI:
-14,5 ml di acqua minerale naturale;
-9,8 ml di olio (io ho usato un olio per corpo idratante, ma se avete olio di girasole, di oliva o di mandorle va anche meglio… io purtroppo non amo il profumo dell’olio di mandorle e così ho optato per un olio più neutro);
-2 cucchiaini di olio ossenziale a piacere (in mancanza di olio essenziale, ho provato con la cannella, bacche di vaniglia e scaglie di cocco rapè: libidine coi fiocchi);
-250 ml bicarbonato di sodio;
-250 ml acido citrico (l’ho acquistato online, biologico, 1 kg per circa 8,50 euro);
-125 ml sale da bagno;
-125 ml amido di riso (Clio usa quello di mais);
-2 gocce di colorante alimentare (io ho preferito usare 1 cucchiaino di barbabietola essiccata per il rosa; lo stesso quantitativo di spirulina per il verde, ma va bene anche l’ortica… sarebbe da provare la curcuma per il giallo, se qualcuno lo fa mi dite se si esce effetto SIMPSON?!)
-tocco divino: brillantini a volontà, o petali di fiori essiccati;
Mescolare gli ingredienti secchi e a parte quelli liquidi, aggiungendo man mano i secondi ai primi, fino a ottenere una polvere umida, ma non troppo. Io ho usato una ciotola di vetro, ma va bene anche di plastica o altro materiale, se non usate olii essenziali… in generale sarebbe meglio il vetro (il profumo dell’olio essenziale resterà a lungo, per questo sconsiglio insalatiere o zuppiere in plastica).
A questo punto ho utilizzato degli stampini in silicone. Si tratta di stampini che NON uso per i dolci, quindi se anche resta un intenso aroma di lavanda ok. In alternativa potete usare contenitori di altro tipo, per es. io ho riciclato delle mini coppette a forma di cuore, che erano dei porta stuzzichini.
Ho messo un po’ di brillantini nelle formine e poi aggiunto l’impasto, pressandolo ben bene. Non devono rimanere buchi di aria, sennò poi si sgretolano.
Ho messo ad asciugare per 1 notte, coperte da un canovaccio.
Ed ecco il risultato <3
Che ve ne pare?
Per ora vi saluto, cari aficionados, sono in partenza per un’emozionante avventura… di cui presto vi racconterò su queste pagine <3
***
Nel frattempo, se vi va di sostenere la balenina, vi segnalo l’uscita di un concorso per votare il vostro food blog vegano preferito. Basta scrivere una mail entro il 30 novembre a: INFO@VEGANITALY.IT indicando il nome del blog che si vuole votare e i propri dati. I primi 100 che scriveranno riceveranno in omaggio dei libri della casa editrice Sonda (date un occhio qui sul blog, ne ho recensiti diversi).
Ecco qui il regolamento: http://www.veganitaly.it/imigliori
27 Comments
Claudia_GranoSalis
25 Novembre 2015 at 17:18Baleninaaaa!!! Ma quant’è che non passo a trovarti, maledetto tempo sempre tiranno! Bellissimo post, pieno di spunti super-interessanti e come sempre accompagnato dalla tua bella scrittura fluida e ironica che tanto mi piace…e poi mi hai pure lanciato un pingback, ti ringrazio 🙂 Adoro quel brodo vegetale e farà senz’altro parte anche dei miei regali autoprodotti. Quest’anno poi ne ho fatto una caterva, quindi mi sono già portata avanti…
Splendide le ballistiche, se solo avessi una vasca. Quando ce l’avevo la usavo anche io di rado, ma con estrema goduria. In compenso a 10 minuti da casa mia ci sono le terme, che ogni tanto mi concedo visto anche il basso prezzo pomeridiano infrasettimanale, e devo dire che non mi fanno rimpiangere la vasca, anzi…lì però le ballistiche mi sa che non me le fanno buttare, eheheh.
La preparazione dell’aceto di kombucha a me interessa parecchio! Anche perché da quello che dici non capisco bene la differenza tra la preparazione base e l’aceto, io più o meno faccio già come dici tu per la preparazione base. Quindi sì, aspetto approfondimenti. Mi piacerebbe pure vedere la foto dei boccoli, ma mi sa che per quella non c’è speranza 😉
Ti abbraccio!! E ti vado subito a votare 🙂
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 10:50Ciao Claudia, ma grazie a te!! Per ora me ne è uscito un vasetto, circa 250 grammi, volevo prima testare… ma sono super contenta così ora parto con dosi massicce :-))
Ha un profumo buonissimo e anche avere l’odore di brodo in casa mi riporta a tanti ricordi mai svaniti, a casa dei nonni…
Per la kombucha la differenza sta nel tempo di fermentazione, nel senso che per la bevanda io aspetto circa 8-10 giorni, mentre per fare l’aceto i tempi si allungano fino a 20 giorni o anche di più, ma ne parlerò più approfonditamente in un post tutto sulla kombucha. Dove sto per andare mi dicono sia onnipresente… non vedo l’ora di scoprire nuove declinazioni!
Sai che non sono mai stata alle terme?? Ho il sogno da una vita di visitare quelle di Saturnia, chissà se sono le stesse di cui parli tu 🙂
Ti mando un bacione, e grazie per il sostegno sempre!!!!
Claudia_GranoSalis
27 Novembre 2015 at 16:33No, ma che Saturnia, vieni qua, così ci pucciamo insieme! Il posto si chiama Rapolano Terme, Saturnia è al confine tra Toscana e Lazio, in Maremma. Beh, in realtà quelle di Saturnia devono essere molto più belle, però a Rapolano ci sono io 🙂 Sapessi che goduria quando fuori c’è il gelo!!
La BalenaVolante
28 Novembre 2015 at 16:47Non conoscevo il posto, sono andata subito a vedere le foto su google e mi piace tantissimo… tentatrice!!!
emanuela
25 Novembre 2015 at 18:19GRAZIE- a caratteri maiuscoli – per ogni spunto che regali!
anche io oggi …bella passeggiata per vicoli, dalla Nuova Darsena a Portello, passando per caricamento e via Luccoli. E poi fotografie da Spianata castelletto, con un sole, apparso tra le nuvole, che sembrava un miracolo.
Il dado autoprodotto è una meraviglia, lo preparo e consumo da anni….
i miei regali autoprodotti, quest’anno, sono a base di ” sferruzzamenti”: lavorare a maglia mi piace, mi diverte e mi rilassa un sacco.sto sferruzzando per i figli, poi c’è il compagno di mia figlia, c’è la sorellina decenne dei miei figli e, soprattutto, ci sono i miei nipotini. Mi sembra che, in ogni pezzetto di lana che sferruzzo, ci sia un sacco di amore.
come regalo culinario….la crema di nocciole , viene una meraviglia!
Grazie ancora, leggerti è proprio bello
Emanuela
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 10:52Ciao Emanuela, che bello ricevere il tuo messaggio! Anche a me rilassa molto ‘sferruzzare’… o meglio, in realtà mi piace fare l’uncinetto! E mi riesce molto meglio rispetto alla maglia… da vegana scelgo colori acrilici, qui a Genova mi rifornisco al Mercato orientale, magari hai qualche posticino da consigliarmi tu che sei del posto <3
La crema di nocciole l'ho fatta lo scorso anno, seguendo una ricetta di Felicia (ledeliziedifeli.net), hai ragione è una cannonata! E in effetti è stata molto apprezzata!
un bacione ti auguro una buonissima giornata
mari
25 Novembre 2015 at 21:12Ogni anno sono a corto di idee e di soldi per i regali di Natle, ma gia’ un’altra volta mi hai saputo dare ottimi consigli (la tazza dipinta, ricordi?). L’Idea del dado vegetale mi piace molto ed e’ per me il regalino piu’fattibile. So gia’a chi potrei regalare, pero’non puo’esser dato senza un libretto d’istruzione che spieghi il suo perche’. E gia’ il libro della Balenina sara’ gettonatissimo quest’anno! A gia’conquistato la mi mamma!! 😀 buon viaggio tesorino! Ci risentiamo al tuo rientro! Smach! :-*
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 13:14Che bello Mari <3
Di questo dado granulare, che poi è una polverina, ne basta un cucchiaio per litro d'acqua. Su instagram ho pubblicato la foto del risultato finale, per confezionarlo ho usato proprio le tue etichettine di cui mi avevi fatto dono tempo fa!!
un bacione a te e alla tua mamma :-)))
Glenda
26 Novembre 2015 at 22:04Ovviamente ti ho già votata ❤️Sei una meraviglia!!!!
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 10:53Tu sei davvero cara, grazie di cuore per il sostegno!!!
Serena di Enjoy Life
26 Novembre 2015 at 22:52Belle le tue ballistiche! Anche io le ho fatte qualche volta, dopo aver scoperto quelle di Lush…..(è vero, quanto costano!!!!!)Però avevo seguito una ricetta che faceva spruzzare a poco a poco l’acqua con un flacone spray sulle “polveri”, mescolando dopo ogni aggiunta, in maniera che la reazione di effervescenza di bicarbonato, amido e acido citrico non si esaurisse già durante la preparazione, ma restasse attiva quando si gettava nell’acqua del bagno….
Anche io quest’anno ho fatto per la prima volta il brodo vegetale con l’essiccatore….è buonissimo!
Mi interessa sì il post sull’aceto di kombucha!
Vado a votarti 🙂
Un bacio 🙂
Serena
p.s. per i saponi bastano olio, acqua e soda caustica, che trovi al supermercato……è semplice, basta solo seguire le regole di sicurezza e puoi fare il sapone con facilità! Prova, sono certa che ne sarai molto soddisfatta 🙂
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 13:24Ciao Serena! Come stai? sì anche Clio nel video usa lo spray, almeno all’inizio, poi a un certo punto versa il liquido direttamente sulle polveri! Io ho fatto senza spray e sono venute comunque 🙂 Per il sapone ho trovato una ricetta che mi ispira, senza soda, con olio di cocco, zucchero di canna e il sapone quello trasparente da sciogliere, di cui però devo ancora verificare la composizione e l’effettiva convenienza (l’ho visto su ebay, mi sembra 1 kg venga sui 14 euro o giù di lì)… comunque se mi dici così mi fido, i tuoi saponi sono bellissimi! A breve scriverò qualcosa di più preciso sui regali di Natale vegan e li farò presenti <3 <3
un bacione
Serena di Enjoy Life
28 Novembre 2015 at 12:37Ti sconsiglio il sapone trasparente da sciogliere, che contiene molti ingredienti aggressivi per la pelle! Se vuoi verificare gli ingredienti che contiene, ti può essere utile questo link http://www.biodizionario.it/
Fare il sapone VERO è davvero semplice, credimi!
ciao, un abbraccio
La BalenaVolante
28 Novembre 2015 at 16:49Ciao Serena, grazie del consiglio, sono davvero alle prime armi quindi grazie per la condivione, ho tanto da imparare! Oltretutto ho problemi di pelle, nel senso che ci sono dei prodotti che mi scatenano una fastidiosa dermatite… anche prodotti bio e con INCI ok… devo stare molto attenta! Proverò con il sapone vero <3 <3
Vale- naturalentamente
27 Novembre 2015 at 3:15Che post denso ed intenso e che foto meravigliose!
Hai le amni d’oro e tutto quello che tocchi si trasforma in delizia per occhi, mente e palato.
Buon viaggio, Luci, non vedo l’ora di leggere e vedere il tuo resoconto al ritorno. 🙂
Vado subito anche al link di veganinitaly!
Baci e luce!
Vale
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 13:25Ma grazie Vale! Ho visto ora l’avviso del post sul libro, arrivo subitooo!!!
Vale- naturalentamente
27 Novembre 2015 at 3:29Fatto!! E’ stato un piacere candidare te! :*
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 13:25<3 <3
Londarmonica
27 Novembre 2015 at 10:06Ma quante cose in questo ultimo post e meno male che sei in letargo. Un abbraccio
La BalenaVolante
27 Novembre 2015 at 10:54ihihihi… sono tutte cose che si possono fare da casa… il mio letargo è proprio questo, rintanarmi fino al disgelo ihihihihihi
Rebecca
27 Novembre 2015 at 14:02Ciao! bellissimo post! Ci sono un sacco di spunti per l’autoproduzione! Anche io ho il libro di Lisa Casali ma non ho ancora trovato il coraggio di cimentarmi nella produzione del dado… ma devo assolutamente provarci.
Inoltre sono drogata dei prodotti lush! Purtroppo non ho una vasca, quindi posso fare il bagno solo quando vado a casa dei miei! Però autoprodurre le balistiche in casa mi alletta moltissimo!
Posso chiederti cosa intendi per sale da bagno? Sono quelli tutti colorati che si vendono nelle boccette? Dove potrei trovarli?
Grazie mille in anticipo!
AH, dimenticavo! Ovvio che ti voto come miglio blog vegano! Lo sei!!! 😉
La BalenaVolante
28 Novembre 2015 at 16:53Ciao Rebecca, benvenuta!
Sì, i sali da bagno sono proprio quelli che trovi nelle boccette… io li ho presi in una confezione di plastica riciclata, costano sui 2,50 mezzo kg, della linea I Provenzali, una marca niente male di prodotti non testati e bio. L’unico inconveniente è che i sali che ho preso profumavano di vaniglia… ma a me non da fastidio, anzi, più le ballistiche sono profumate meglio è, infatti ho comunque aggiunto anche gli oli essenziali 😀
Adoro i prodotti Lush, tra l’altro sostengono tanti progetti e associazioni, devolvendo molti soldi in beneficienza!
Grazie di cuore per il sostegno!!!
Daria
29 Novembre 2015 at 22:19Carissima, siamo sulla stessa linea d’onda! Anch’io mi sono messa ad autoprodurre le bombe da bagno (in compagnia delle bimbe…).
Buon viaggio intanto! Divertiti!
Jayincucina
21 Febbraio 2016 at 21:36ahahah 😉 Sei davvero fantastica !!! Leggendo ballistiche mi immaginavo di tutto… davvero di tutto !! Tranne che si trattasse di saponette! Se volessi farle senza acido citrico (cioè sostituendolo con il succo del limone)…pensi si possa ?
Ah, ne approfitto per invitarti, se ti va, a dare un occhio al mio blog culinario ^__^ te lo linko nei dati senza mettertelo qui in chiaro così non ti rubo lettori ok ?
Un abbraccio e grazie per tutte le chicche che metti sul tuo blog !
La BalenaVolante
23 Febbraio 2016 at 9:48Ma che bello, vengo subito a dare un’occhio al tuo blog <3
Non credo per le ballistiche che si possa mettere succo di limone al posto dell'acido citrico, perchè quest'ultimo è una polvere. Il succo di limone inumidirebbe troppo la ballistica, scatenando la reazione di 'frizzamento'... anche quando si aggiunge l'acqua bisogna fare molta attenzione, perchè è un equilibrio delicato, basta una goccia in più e puff!!!
A presto e grazie della visita!