Siamo arrivati alla sacra Varanasi, e qui, oggi, mi sono seduta a fantasticare sulle rive del Gange..
Davanti a me vedo gente fare il bagno, donne lavare i panni, piatti, bicchieri, bambini fare la cacca, bufali, cani e topolini bere le sue acque, passanti che offrono ghirlande di fiori, guru spargere ceneri e lavarsi i denti..
Vita, morte, gioia e dolore che scorrono e si mescolano tra queste sponde sacre..
Dopo aver condiviso il pranzo con due buffi topolini che sembrano usciti da un cartone Disney ( ho incontrato la versione indiana di Gas Gas e Giac di Cenerentola! ) , prima di ripartire a bordo di un tuc tuc multicolor, sento giunta l’ora per me di affidare una preghiera a questa corrente, che trova forma nelle parole di un murales alle mie spalle, proprio qui sul ghat, tra gli sguardi attenti di Gandhi e Mandela.
“We can change the world
and make it a better place,
it is in our hands to make a difference”
(Sta a noi cambiare il cambiare il mondo
e renderlo un posto migliore,
fare la differenza dipende da noi)
Riprendo il cammino, tra strade fangose e trafficatissime che sono una girandola di colori, alla ricerca di un venditore ambulante di croccante ( qui e’ una vera delizia! ), mentre mi perdo a guardare gli aquiloni nel cielo fino a farmi venire il torcicollo..
La scoreggiona di una mucca mi riporta coi piedi per terra, e mi tornano in mente i giorni prima della partenza, le paure e i dubbi, e come l’Universo ci sa ricompensare ogni volta che scegliamo di spostare un po’ piu’ in la’ il limite delle nostre ‘sicurezze’..
“Tutto cio’ che devi fare e’ decidere di partire
e la parte piu’ difficile e’ fatta.
Dunque parti!”
T.Wheeler
ps. no, non ho abbandonato le ricette (!!!), appena rientro condividero’ con voi tutte le meraviglie culinarie di questi luoghi! Tenete pronte le padelle!
7 Comments
MariaTeresa
12 Gennaio 2014 at 20:46Che bello! Grazie per questa condivisione!
labalenavolante
23 Gennaio 2014 at 10:11Ciao Maria Teresa! Grazie a te per essere passata! un bacione :))
MARI
13 Gennaio 2014 at 7:54Ciao bellissima!
Di che posto strano, ma affascinate ci sveli i segreti: vita, miseria, semplicità, ricchezza, colori, grigiore…
grazie e a presto!
MARI
Maura
13 Gennaio 2014 at 19:50Ciao Lucia,
grazie per averci trasmesso così vividamente il rutilìo di sentimenti e sensazioni che investono il tuo viaggio in India, del contrasto tra luce e ed ombra, ricchezza e povertà che solo in India possono coesistere serenamente.
A presto, un virtuabbraccio
Alice
14 Gennaio 2014 at 9:02Che meravigliose fotografie…grazie Lucia mi fai proprio viaggiare con gli occhi 🙂 E non vedo l’ora di viaggiare anche con le papille gustative con le ricette che ci proporrai al rientro! Un abbraccio a presto 🙂
Serenella Ibba
14 Gennaio 2014 at 13:27Ciao Lucy,
che fantastici colori!!!
Bellissimo il murales e le sue parole.
Sono convinta anche io che l’importante sia decidere di voler fare un passo in più, partire, per ampliare i nostri limiti, che apparentemente ci danno sicurezza, ma allo stesso tempo bloccano la nostra “crescita”!
Goditi questo fantastico Paese! (….ma già so che lo stai facendo….)
Ah…….padelle prontissime!!!
A presto, un abbraccio
Serena