“Una mela al giorno
toglie il medico di torno
ma
un chilo di mele al giorno
toglierebbe di torno
l’intera industria farmaceutica.”
Aida Vittoria Eltanin
Ultimamente mi imbatto spesso nelle parole ‘crudismo’, ‘raw’, ‘fruttariano’.. in effetti se ne parla sempre di più, ma quanti davvero sanno cosa vogliono dire? ‘Sarà l’ennesima moda passeggera’, pensa qualcuno. ‘Aah, io lo so, io lo so! I fruttariani sono quelli più estremisti!’ afferma convinto qualcun altro. Sì, ma in pratica, cosa vuol dire dieta crudista? E chi è un fruttariano?
Mh. Se penso all’idea che avevo di ‘fruttariano’ fino a qualche tempo fa, non era molto lontana da quella che ho avuto la prima volta che ho visto il film Notting Hill, quello in cui una bellissima Julia Roberts è a tavola con il timido bibliotecario Hugh Grant e alcuni amici, tra cui una ragazza un po’ stramba che si dichiara, appunto, fruttariana, e dice di mangiare solo cibi caduti dagli alberi o dai cespugli. Gli altri la guardano un po’ imbarazzati, quasi avesse detto un’assurdità.
Ecco, più o meno la mia idea era questa.
Poi un giorno mi imbatto in un libro, si chiama La dieta di Eva, scritto da Aida Vittoria Eltanin, e scopro un mondo. Finito di leggerlo ho sentito il desiderio di farlo conoscere a tutti, vegetariani, onnivori, vegani.. e perché no, anche fruttariani! Eccoci qui dunque.
E’ ormai stato ampiamente dimostrato che la dieta occidentale non è più sostenibile né per la nostra salute né per il pianeta stesso. Sì, ma allora, che fare? “Eva” (pseudonimo dell’autrice) ci consiglia di tornare indietro, risalire al giardino dell’Eden, le radici dell’uomo, perché più ci allontaniamo da queste e più ci allontaniamo dalla verità; in natura, per esempio, il compito fondamentale dei genitori è insegnare ai propri piccoli quali frutti e foglie mangiare e quali no. Nelle ultime generazioni, invece, a noi umani è stato insegnato cosa mangiare dalle multinazionali.. !
Eva individua le nostre radici alimentari in una dieta vegan (senza prodotti di origine animale) che fa larghissimo uso di cibi crudi e frutta di stagione. Si tratta di una dieta frugale che, per ironia della sorte, viene definita da alcuni come ‘estrema’, forse perché la semplicità a tavola non è più di moda, anche se i nostri corpi la reclamano.
Vi immaginate uno chef che al momento del dessert servisse in tavola un cocomero? ‘Che caduta di stile’, ‘che poca classe’, si bisbiglierebbe..
Eppure una dieta vegan ben pianificata non solo è nutrizionalmente appropriata, ma carenze ed eccessi di cui può essere ‘accusata’ dai meno informati sono in media molto inferiori rispetto a chi segue una dieta onnivora. Perciò, come scrive Eva, l’ideale è una dieta vegetale di stampo fruttariano.
Fruttariano?! Proprio così, con la dieta di Eva la frutta ritorna al centro della nostra tavola, e non solo dopo pranzo o come spuntino.. ma AL POSTO del pranzo; consumare almeno un pasto fruttariano al giorno è infatti il cambiamento più salutare che si possa fare.
Sì, ma io, se mangio una mela o una banana..mica carburo!, ho pensato subito.. ed ecco che Eva, come a leggermi nel pensiero, mi dice di darci dentro! Quindi un pasto non vuol dire un solo frutto, ma 1/3 del fabbisogno calorico della giornata. Il pasto può essere colazione, pranzo o cena.
Quasi quasi Eva mi ha convinta.. il fatto è che da vegana pensavo che la mia alimentazione fosse già più che sufficiente a contribuire a salvare il pianeta e garantirmi una certa salute.. E invece vado avanti a leggere. E scopro che no. Almeno, non del tutto.
Tutti gli ultracentenari in salute analizzati negli studi sull’alimentazione hanno in comune il fatto di essere vegetariani e fondamentalmente vegani al 90% e più. Ma c’è dell’altro. Nelle vallate o villaggi dove vivono questi arzilli highlander non esistono i supermercati. Quindi i vecchietti mangiavano (e mangiano) soprattutto cibi integri (ovvero biologici, semplici, crudi, freschi), come facevano i nostri antenati e come le scimmie antropomorfe.
E noi lì a complicarci la vita con integratori e cibi elaborati..
Sveglia Luu!! Mi dice suggerisce Eva porgendomi una mela succosa, ‘la natura fa le pentole.. e anche i coperchi!’
Ora sapete che vi dico? Vado a farmi una scorpacciata di frutta e non vi svelo troppo di questo libro che presenta tanti approfondimenti, risposte ai dubbi più comuni (integrare o non integrare la B12 in una dieta vegana? Da dove prendere le proteine? E il calcio? Come eliminare/sostituire i latticini?..) e anche una ricca sezione di ricette veloci, tabelle nutritive, esempi di menù vegan, frugivori, liste della spesa..
Ciascuno di noi ha quindi il coltello dalla parte del manico, o meglio, la forchetta; non esiste rivoluzione più importante (e pacifica!) di quella che si combatte a colpi di forchetta da parte di chi sceglie un’alimentazione a base vegetale. La scelta di migliorare la nostra salute e quella dell’intero pianeta sta a noi, come diceva qualcuno..
“L’arma più potente sulla terra è la forchetta”
Gandhi
Visto il desiderio di condividere queste informazioni con più persone, partecipo volentieri all’iniziativa di Annalisa (passatotralemani.wordpress.com) del Giovedì del libro di cucina, nato per condividere consigli, chiacchiere ed esperienze sulla nutrizione e produzione di cibo. L’iniziativa del Giovedì è condivisa anche dal gruppo Facebook ‘Genitori Veg’
19 Comments
Anna&Ipa&Silo
17 Ottobre 2013 at 9:41Grazie <3
labalenavolante
18 Ottobre 2013 at 10:54Grazie a te e a questa possibilità di diffondere i semi del cambiamento 🙂 un bacione!!
Marta Martina
17 Ottobre 2013 at 10:54Ne avevo già sentito parlare di questo libro, ora penso proprio che andrò a cercarlo, mi hai troppo incuriosita:-) Grazie
Marta
labalenavolante
17 Ottobre 2013 at 13:54Ciao Marta! In effetti merita, anche per chi ha già fatto una scelta etica di un certo tipo, come per esempio scegliere di diventare vegan 🙂 Io leggendolo ho trovato molti spunti di riflessione e rivisto alcune mie abitudini. Per me e’ stato molto importante confrontarmi con un punto di vista nuovo e per certi aspetti diverso dal mio (ammetto che fin qui consumavo la frutta occasionalmente, e comunque non ne conoscevo molte proprietà, che Aida spiega in modo chiaro e scorrevole). Grazie a te per essere passata di qui, ho letto la tua descrizione e vista l’affinità ti ho aggiunto nei siti che seguo. Domani ti aggiungo anche al mio blog roll di siti amici, nella home page! felice che sei approdata fin qui!! Baci
simoeffe
17 Ottobre 2013 at 17:12buon consiglio quello che hai postato oggi,
mi piace la chiusa con l’ aforisma di Gandhi
buona serata
simonetta.
anche io partecipo al giovedì del libro di cucina
una iniziativa che fa conoscere blog interessanti
labalenavolante
18 Ottobre 2013 at 7:56Ciao Simonetta! Grazie per essere passata di qui, vengo subito a trovarti!! A presto 🙂
Giulia
17 Ottobre 2013 at 18:27Grazie Lu!
Giulia (amica di Chiarenji)!
labalenavolante
18 Ottobre 2013 at 7:58Che bella sorpresa!!! Ciao Giulia!! Come stai? Un bacio grandissimooo vieni a trovarmi sei sempre la benvenuta!!!!!
Serenella Ibba
21 Ottobre 2013 at 15:07Ciao,
post molto interessante! Anche io, pur essendo vegana, non ho mai approfondito la conoscenza della dieta fruttariana…..ora, con il tuo post, mi sono incuriosita… cercherò questo libro!
Grazie
Ciao
Serena
labalenavolante
22 Ottobre 2013 at 12:56Ciao Serena, grazie! Se ti va di sbirciare, intanto che cerchi il libro, esiste anche la versione online, mooolto interessante: http://www.la-dieta-di-eva.com/
Un bacione
MARI
31 Ottobre 2013 at 16:25Ciao sono MARI,
sono approdata al tuo blog curiosando nella rubrica “il giovedì del libro” di PASSATO FRA LE MANI, e sono stata fortunatissima perchè l’autrice del libro che hai qui recensito viene nella mia città fra qualche settimana in occasione di una serata organizzata dalla LAV. Adesso sono ancor più curiosa di incontrarla.
Grazie! 😉
labalenavolante
31 Ottobre 2013 at 16:37Ciao Mari, grazie e benvenuta! In che città e’ la conferenza? Spero venga organizzato qualcosa anche dalle mie parti (Liguria) perché mi piacerebbe partecipare! Ora do una sbirciatina al tuo blog, arrivoooo!!! Bacio
MARI
31 Ottobre 2013 at 17:35Viene a Bassano del Grappa-VICENZA, sabato 23 novembre… un pò lontanuccio dalla Liguria… però potresti contattare la LAV della tua città o provincia e chiedere se hanno voglia di organizzare un serata. Su FB ho postato il manifestino dell’evento bassanese. Ciao!…a presto!
labalenavolante
31 Ottobre 2013 at 17:43Ora guardo se c’è una sede LAV e mi informo, sarebbe splendido se si riuscisse a organizzare qualcosa anche qui! Grazie della dritta Mari, ho visto il tuo blog complimenti per le ricette, hanno tutte un tocco particolare, e anche le tue foto! Tornerò spesso, voglio provare i dolcetti che hai postato con la verza e il cumino, molto originale mi hai incuriosita ;-)) baci a presto!!
Francesca
10 Maggio 2014 at 16:35Ciao vorrei sapere se le ricette proposte nel libro che recensisci sono SOLO fruttariane o “verduriane” :-)) o se invece prevedono anche cereali e/o legumi e/o funghi.
Inoltre vorrei sapere se hai letto anche i due libri successivi e come sono. infatti se lo dovessi prendere tanto vale – se sono utili – leggere anche gli altri due (l’ultimo appena uscito, peraltro, quello sulla salute femminile=. Grazie anticipatamente
labalenavolante
11 Maggio 2014 at 15:08Ciao Francesca, benvenuta!
Le ricette proposte spaziano dalle ricette vegan più tradizionali (senza però utilizzare tofu, seitan, agar agar, alghe e altri prodotti spesso associati alla cuina vegan) come hummus, falafel, formaggio di anacardi, lievitati (pane, focacce..), burger di lenticchie, torte salate di ortaggi misti a quelle vegan crudiste e fruttariane. Gli altri due libri sono appena usciti da un paio di settimane, sono Le tentazioni di Eva e La salute di Eva, entrambi con Cosmopolis.. non li ho ancora acquistati quindi non saprei. Di certo appena li avrò tra le mie mani condividerò in questo spazio le impressioni 😉
a presto
Francesca
11 Maggio 2014 at 15:46Grazie mille. Sarei piuttosto orientata a comperarlo a questo punto, letti vari commenti nel web.
Mi interessa un testo pratico e non ho voglia di comperare ingredienti che trovi solo a “Naturasì” o negozi simili. Voglio poter continuare a far spesa nei comuni supermercati italiani. E non voglio comperare un libro di quei tanti di cui già pullulano gli scaffali dove ti dicono che la frutta e la verdura fan tanto bene, che nei legumi non c’è colesterolo ma le proteine sì e che un po’ di moto al giorno giova a tutti e altre cose vere e belle ma banali!
Mi pare che questo testo sia diverso, da quando dite voi recensori che l’avete letto. Grazie!